Sculture romane del Museo Archeologico al Teatro romano di Verona

Presentazione:

Il Museo Archeologico al Teatro romano di Verona è uno dei musei più prestigiosi e ricchi dell’Italia Settentrionale. Ospitato all’interno del Monastero dei Gesuati, che domina la cavea del teatro romano, presenta opere provenienti dal teatro, dalla città e dalle collezioni veronesi. Dopo i cataloghi dedicati ai bronzetti etruschi, italici e romani (Franzoni 1973 e Franzoni 1980), ai capitelli (Sperti 1983), alle lucerne fittili (Larese-Sgreva 1996) e alle gemme (Magni e Tassinari, a cura di Sena Chiesa, 2009), è in via di pubblicazione all’interno della serie “Collezioni e Musei Archeologici del Veneto” il volume dedicato all’importante collezione di sculture romane. Curato da Luigi Sperti e Margherita Bolla, si avvale della collaborazione di una decina di studiosi di diverse università e istituzioni, e tratta statuaria iconica e ideale, ritratti, e rilievi di diversa tipologia, databili dalla tarda età repubblicana sino al IV secolo. È previsto un secondo volume dedicato alla scultura funeraria.

The Museo Archeologico al Teatro romano in Verona is one of the most prestigious and richest museums in northern Italy. Hosted inside the Jesuate Monastery, overlooking the cavea of the Roman theatre, it presents works originating from the theatre itself, from the city and from Veronese collections. After the catalogues dedicated to Etruscan, Italic and Roman bronzes (Franzoni 1973 and Franzoni 1980), to capitals (Sperti 1983), to clay lamps (Larese-Sgreva 1996) and to gems (Magni and Tassinari, edited by Sena Chiesa, 2009), the volume dedicated to the important collection of Roman sculptures is in press as part of the series “Collezioni e Musei Archeologici del Veneto”. Edited by Luigi Sperti and Margherita Bolla, it makes use of the collaboration of around a dozen scholars from several universities and institutions, and covers iconic and ideal statuary, portraits and reliefs of various types dating from the late Republican period to the 4th century. A second volume devoted to funerary sculpture is planned.