Articolo
Abstract

Il contributo analizza la figura di Cassandra nel quarto stasimo dell’Agamennone di Eschilo e si sofferma in particolare sulle similitudini con cui la profetessa è assimilata a varie specie di volatili (rondine, usignolo e cigno) e altri animali (cane, vittime dei sacrifici). Questi paragoni evidenziano la sua funzione di mediazione tra uomo e dio e alcune caratteristiche della sua arte profetica, quali l’alternanza tra una fase estatica e una fase di interpretazione delle visioni, il dolore derivante dal non essere compresa e creduta, il legame controverso con Apollo e con Agamennone. L’analisi della struttura metrica e musicale del passo dimostra inoltre come l’autore abbia voluto colpire l’emotività piuttosto che la razionalità del pubblico, adottando nelle fasi del delirio un tono luttuoso ed espressioni disarticolate che, oltre a richiamare i versi degli uccelli, evocavano la presenza del divino.

The contribution analyzes the figure of Cassandra in the fourth stasimon of Aeschylus’ Agamemnon. The similes that compare the prophetess to various species of birds (swallow, nightingale and swan) and animals (dog, victims of sacrifices) underline her function of mediation between man and god and some features of her prophetic art, such as the alternation between an ecstatic and an interpretative phase of the visions, the pain for not being understood and believed, the controversial relationship with Apollo and Agamemnon. The analysis of the metric and musical structure of the passage also demonstrates that the author wanted to appeal to the emotions rather than the rationality of the audience, adopting, in the delirium phases, a mournful tone and disjointed expressions which recall the sounds of birds and evoke the presence of the divine.

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