This paper aims to contribute to the analysis of the pottery productions in the interior of Romagna in the 7th to 4th centuries BC, when Umbrian presence is attested in the Senio, Lamone, Savio, and Rubicone Rivers valleys, not only on the Apennines but also in the plain. The analysis of the archaeological evidence from the old excavations and the most recent discoveries offer new insights and new data.
In the first phase, in addition to contacts with the Etruscans, predominant interactions are documented with the Middle Adriatic area, progressively fading from the middle of the 6th century BC. Grave goods present the typical Umbrian association of the stamnoid/ovoid olla and the coppa-coperchio or the four-handled cup. From the second half of the 6th BC, a precise characterization of the facies umbro-romagnola is documented by the large-scale use of homogeneous material culture. The ceramic repertoire provides a characteristic and repetitive profile: gray-bucchero ware, which recalls the late Etruscan bucchero, is used for shapes typical of coarse and semi-finished impasto pottery such as ollette con prese a lingua, truncated-cone shaped ciotole-coperchio, and miniature vessels. This material is produced locally, as evidenced by the numerous small kilns found in the area.
In the 5th century BC, the typical forms of impasto pottery remained; however, characteristic Etruscan Po-Valley ceramics are widespread in settlements inside the Romagna region. The gray figulina ceramic is already attested from the 5th century BC, but it becomes the dominant purified clay class in the 4th century BC.
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- TAVOLA ROTONDA - Dicomano, 19 ottobre 2019
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