

Nelle vie, nei giardini delle abitazioni di Chiusi si nota in maniera considerevole la presenza di materiale archeologico. Esso oggi svolge due funzioni: di riutilizzo (in special modo blocchi sagomati di travertino usati nelle costruzioni) o di decorazione (quali urne, sculture, colonne). Il numero dei pezzi, assai elevato, la perdita di contesto originario, l'integrazione nel tessuto cittadino moderno spiegano il sottotitolo del lavoro: è un caso di «arredo urbano». Il complesso del materiale proviene tutto dal territorio chiusino e non comprende acquisizioni da altre zone; sicché la storia degli scavi e quella dell'arredo procedono insieme, anche se non si identificano [...]

Gela. Il Thesmophorion di Bitalemi
La fase arcaica. Scavi Orlandini 1963-1967

Etruscum Aurum
Le bulle auree in Etruria tra età tardo classica ed ellenistica

Iasos. L'area a sud dell'agorà, II
Il quartiere abitativo, gli edifici pubblici e il santuario (Indagini 1967-1975 e 2007)

Velathri Volaterrae
La città etrusca e il municipio romano

Il santuario di Portonaccio a Veio II
Gli scavi di Maria Santangelo (1944-1952)

Nepi. Centro di confine
I sepolcreti di Gilastro, San Feliziano e San Paolo

La trottola nel mondo classico
Archeologia, fonti letterarie e iconografiche

Antichità in giardino, giardini nell'antichità
Studi sulla collezione Giusti a Verona e sulla tradizione delle raccolte di antichità in giardino

Iasos
Ceramica attica a figure rosse

Il tempio del Sardus Pater ad Antas
(Fluminimaggiore, sud Sardegna)